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#OutInChurch
Per una Chiesa senza paura
Le nostre richieste alla Chiesa Cattolica:
- In quanto persone LGBTIQ+, vogliamo avere la possibilità di vivere e lavorare nella Chiesa apertamente, senza paura.
- Le persone LGBTIQ+ devono ottenere, senza discriminazioni, accesso a tutti gli ambiti operativi e di lavoro all’interno della Chiesa.
- Il diritto del lavoro in ambito ecclesiastico va cambiato. Vivere alla luce del sole in corrispondenza del proprio orientamento sessuale e dell’identità di genere, anche all’interno di una convivenza o matrimonio civile, non può in nessun caso essere valutato come una contravvenzione a principi di lealtà o come motivo che giustifichi un licenziamento.
- Affermazioni contenute nella dottrina ecclesiastica, che, in materia di questioni di genere e di sessualità, siano diffamanti o non conformi con la realtà contemporanea, devono essere rivedute sulla base di nuove conoscenze in ambito teologico e di scienze umane. Ciò è di estrema importanza soprattutto in considerazione della responsabilità che la Chiesa detiene, a livello mondiale, per i diritti umani delle persone LGBTIQ+.
- La Chiesa non può negare a persone o coppie LGBTIQ+ la benedizione di Dio e l’accesso ai Sacramenti.
- Una Chiesa che si richiami a Gesù ed al suo messaggio ha il dovere di opporsi in modo deciso a qualsiasi forma di discriminazione e di promuovere una cultura della diversità.
- Nel rapportarsi alle persone LGBTIQ+, la Chiesa ha causato, nel corso della sua storia, molto dolore. Ci aspettiamo che i Vescovi, in nome della Chiesa, si assumano la responsabilità di affrontare il problema delle colpe storiche a carico dell’istituzione e di impegnarsi per la realizzazione dei cambiamenti che noi richiediamo.